Ascoli Piceno, 15 settembre 2022 – Le Fondazioni di origine bancaria sono organizzazioni non profit, private e autonome, nate all’inizio degli anni Novanta dalla riforma del sistema del credito. In Italia sono 86, differenti per dimensione e operatività territoriale, impiegano addetti e intervengono in diversi campi, dal sociale alla cultura, dall’innovazione all’ambiente, dall’educazione alla ricerca, con lo scopo di accompagnare lo sviluppo sostenibile e inclusivo delle comunità di riferimento e dell’intero Paese.
Alle Fondazioni di origine bancaria, per legge, sono stati affidati due principali scopi: l’utilità sociale e la promozione dello sviluppo economico del territorio[1]. Ogni Fondazione, in funzione del proprio indirizzo strategico, declina i due obiettivi indirizzando la propria attività in alcuni dei ventuno settori ammessi[2].
Nonostante la loro natura privata e autonoma, le Fondazioni perseguono scopi di interesse generale, individuando e rispondendo ai bisogni delle comunità attraverso un costante lavoro di rete con gli enti, pubblici e privati, già attivi sui territori.
Al 31 dicembre 2021[3] le Fondazioni di origine bancaria vantano un patrimonio contabile di 40.247 milioni di euro, in aumento di circa 529 milioni di euro (+1,3%) rispetto al 2020, ed occupano 1.014 persone.
L’attività erogativa è stata pari, nel 2021, a 914 milioni di euro, grazie alla quale sono state realizzate 18.861 iniziative in tutto il territorio nazionale, con prevalenza nei settori: Arte, Attività e Beni culturali; Volontariato, Filantropia e Beneficienza; Ricerca e Sviluppo; Educazione, Istruzione e Formazione; Sviluppo locale, Assistenza sociale e Salute pubblica, ai quali è stato destinato l’87% del totale erogativo.