Coprogettazione pluriennale
Importo disponibile: € 200.000
Importo deliberato: € 200.000
Residuo da erogare: € 68.000
In attuazione del Piano pluriennale 2020 – 2022, la Fondazione ha dato avvio ad un intervento in coprogettazione per il rafforzamento dei percorsi di autonomia, di integrazione sociale e di inserimento lavorativo delle persone disabili, finalizzato alla costituzione di una Accademia della formazione e del lavoro, mediante il coinvolgimento delle organizzazioni del Terzo settore che hanno esperienza consolidata e competenza in questo ambito. Il 25 giugno 2020 la Fondazione ha pubblicato un Avviso per la manifestazione di interesse rivolto ad enti di Terzo settore, per la costituzione di un Tavolo operativo con l’obiettivo di costruire, mediante un approccio di coprogettazione, il progetto operativo funzionale alla realizzazione dell’Accademia della formazione e del lavoro per persone disabili. Alla scadenza, fissata per il 10 luglio 2020, erano pervenute alla Fondazione 12 candidature. Ad esito della procedura di valutazione, il Consiglio di amministrazione della Fondazione ha selezionato 6 partecipanti al Tavolo di coprogettazione: Cooperativa Locanda Centimetro Zero; Cooperativa Artemista; Associazione La Casa di Asterione; Cooperativa PA.Ge.F.Ha; Associazione Sordapicena; Cooperativa Primavera. Il Tavolo è stato coordinato dall’Area Strategia, ricerca e pianificazione della Fondazione, con la partecipazione attiva ed il supporto metodologico dell’Istituto per la ricerca sociale e dei coordinatori dagli Ambiti territoriali sociali. Il percorso di coprogettazione si è sviluppato in diversi incontri realizzati nei mesi di settembre e ottobre 2020, in modalità “a distanza” tramite internet, e ha dato vita ad una proposta progettuale articolata, approvata dal Consiglio di amministrazione della Fondazione il 23 ottobre 2020.
Il progetto investe tutto il territorio di riferimento della Fondazione. L’obiettivo è la costituzione di un’Accademia, con personalità giuridica, per la formazione e l’inclusione lavorativa di persone in situazione di disabilità. In particolare, l’Accademia si è prefissata di: accogliere le segnalazioni da parte di UMEE (Unità di tutela della disabilità dei minori), UMEA (Unità di tutela della disabilità adulti), DSM (Dipartimento di salute mentale), SIL (Servizi per il lavoro) e ATS (Agenzia di tutela della salute) e curare la valutazione delle competenze del disabile; predisporre e offrire percorsi di formazione personalizzata e tirocini rivolti a una reale e realizzabile occupazione; attestare le competenze acquisite e selezionare le persone collocabili nei settori produttivi prescelti; ricercare attivamente delle posizioni lavorative offerte dagli enti partner e dalla rete territoriale di aziende, cooperative ed enti del Terzo settore sensibili al tema; accompagnare le persone e i referenti datoriali nei contesti di lavoro con un ruolo di facilitazione e tutoraggio svolto da figure professionali appositamente formate. I principali ambiti lavorativi sui quali l’Accademia ha deciso di focalizzare l’operatività nella fase iniziale e di sperimentazione sono quelli in cui operano i soggetti che compongono il tavolo di coprogettazione, vale a dire: agricoltura sociale, vivaismo, ristorazione e ricettività, pulizia e sanificazione.
Per lo svolgimento delle attività formative sono stati individuati nove docenti e due tutori. Sulla base delle caratteristiche degli studenti selezionati, si è deciso di avviare due classi: l’una, denominata “Avverabile”, con valenza più spiccatamente formativa; l’altra, denominata “Orientamento”, pensata per un più immediato inserimento lavorativo. In particolare, per quest’ultimo gruppo classe, composto da studenti con maggiore autonomia, capacità, competenze, i partner si sono concentrati prevalentemente su un’attività di mediazione e facilitazione dell’incontro tra allievi e aziende, anche grazie alla collaborazione instaurata con la Fondazione Human Age Institute[1] e con agenzie per il lavoro con sede nel territorio interessato dalle attività progettuali.
Per quanto riguarda la classe “Avverabile”, il programma didattico si è svolto da settembre 2021 a maggio 2022, in modalità “in presenza” e in altra parte (nei periodi di recrudescenza della pandemia COVID-19) in modalità didattica a distanza. La formazione ha riguardato sia corsi base (abilità comunicativo-relazionali; regole del mondo del lavoro; sicurezza sui luoghi di lavoro) per un totale di 58 ore di formazione erogate, sia attività caratterizzanti svolte in gruppo (agricoltura sociale; florovivaismo; ristorazione e ricettività; pulizia e sanificazione), per un totale di 160 ore di formazione erogate. Per tutti i beneficiari della classe Avverabile tranne uno (per il quale si è preferito optare, al momento, per un percorso alternativo all’immediata inclusione nel mondo del lavoro) si è lavorato all’attivazione di tirocini di inclusione lavorativa, che è prevista per settembre 2022.
Per quanto riguarda, invece, la classe “Orientamento”, i beneficiari hanno svolto un laboratorio di orientamento e preparazione, ad esito del quale ciascun allievo è stato supportato nella messa a punto del curriculum vitae e del bilancio delle competenze. Si è poi provveduto a realizzare dei piani di inserimento personalizzato, propedeutici alla successiva fase di avviamento di percorsi di inclusione lavorativa. A tal fine, con il supporto di Human Age e delle agenzie per il lavoro del territorio, sono stati organizzati degli incontri con imprese ed enti del terzo settore disponibili all’attivazione di tirocini di inclusione della durata di tre mesi, finalizzati alla reciproca conoscenza nell’ottica di un effettivo e il più possibile stabile futuro inserimento lavorativo.
Al 30 giugno 2022 sono state formate in totale 18 persone, e sono già stati avviati 4 tirocini di inclusione.
Grazie all’attività di comunicazione, sono state conseguite 15.922 interazioni sui mezzi di comunicazione sociale. Rispetto alle attività di monitoraggio e valutazione, il Team di ricerca sulla valutazione della Fondazione ha sviluppato e condiviso con i partner progettuali l’impianto di teoria sulla cui base svolgere l’attività valutativa. In particolare, all’esito dell’analisi del progetto sotto il profilo degli obiettivi, delle azioni, delle attività e delle possibili ricadute sui beneficiari, si è proceduto all’individuazione del campo di indagine e alla delineazione delle mappe del cambiamento per i beneficiari diretti, le loro famiglie e le organizzazioni partner. Si sono poi elaborati gli indicatori di risultato e di cambiamento e, successivamente, si sono scelti ed elaborati gli strumenti di rilevazione per ciascun gruppo analizzato. Sono stati poi somministrati i primi questionari di valutazione alle organizzazioni ed ai beneficiari del I ciclo, e sono state realizzate delle interviste alle famiglie.