Ascoli Piceno, 16 novembre 2021 – Nelle Marche il 24,4% degli edifici scolastici statali è classificato come “vetusto” (cioè con un’età superiore ai 50 anni), dato superiore alla media nazionale (17,8%).
È una delle evidenze che emerge dal report “Le mappe della povertà educativa nelle Marche”, realizzato da Openpolis e dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e presentato oggi, martedì 16 novembre, in diretta streaming nel corso di un evento organizzato dalla Consulta tra le Fondazioni bancarie marchigiane.
Grazie al report sappiamo, inoltre, che nel 2019, nelle Marche, la quota di giovani tra 18 e 24 anni che ha lasciato la scuola prima del diploma si attesta all’8,7%, dato inferiore alla media nazionale del 13,5%. Riguardo ai Neet, cioè quei ragazzi tra i 15 e i 24 anni che non solo non lavorano ma che hanno anche abbandonato qualsiasi percorso di formazione, sono l’11,5%, uno dei dati più bassi tra le regioni italiane.
I mesi di didattica a distanza hanno dimostrato quanto agenda digitale e contrasto della povertà educativa siano legate in modo determinante: solo il 55% delle famiglie marchigiane dispone di connessioni veloci, dato di oltre 10 punti al di sotto della media nazionale (68,5%). Nella banda larga ultraveloce (connessioni superiori a 100 Mbps) il dato peggiora: 25% delle famiglie potenzialmente raggiunte, circa 12 punti al di sotto della media italiana (36,8%).
“La responsabilità di «crescere» le nuove generazioni, è stato ribadito nel corso dell’evento da Angelo Davide Galeati, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e Coordinatore della Consulta tra le Fondazioni bancarie marchigiane, non può essere caricata esclusivamente sulle spalle della scuola, ma deve essere un impegno di tutta la comunità. Famiglia, scuola e società civile nelle proprie espressioni organizzative e nei contesti quotidiani, devono offrire alle nuove generazioni proposte interessanti nel quadro di relazioni educative sostenibili, proficue e costruttive”.
L’impresa sociale Con i Bambini è la società senza scopo di lucro costituita per attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, lavora dal 2016 in questa direzione.
“Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha spiegato Giorgio Righetti, direttore dell’Acri – è nato nel 2016 su iniziativa delle Fondazioni di origine bancaria, che hanno attivato un inedito partenariato pubblico-privato con il Governo e il Terzo settore, per farsi carico di una grande emergenza del nostro Paese. Dopo sei anni possiamo dire con fiducia che un’esperienza come questa dimostra che il partenariato pubblico-privato sia una strada per affrontare in maniera efficace problemi complessi come quello della povertà educativa. In 6 anni, le Fondazioni hanno messo a disposizione complessivamente oltre 600 milioni di euro, di cui circa la metà già assegnati per il sostegno di 384 progetti in tutta Italia, raggiungendo quasi 500mila ragazzi. Il Fondo sta rimettendo al centro dell’attenzione questo fenomeno, che è cruciale per lo sviluppo del Paese. Le mappe regionali della povertà educativa, come quella delle Marche che viene presentata oggi, possono contribuire ad alimentare ulteriormente la conoscenza di un fenomeno che ci riguarda tutti come cittadini”.
“Sono oltre 400 i cantieri educativi avviati in tutta Italia, che coinvolgono più di 7.150 organizzazioni, tra terzo settore, scuole, enti pubblici e privati, raggiungendo mezzo milione di bambini e ragazzi insieme alle loro famiglie. Questi dati – sottolinea Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini – dimostrano l’impegno delle Fondazioni di origine bancarie insieme a Governo e Terzo Settore nell’affrontare il fenomeno della povertà educativa minorile in una logica di sistema, sperimentando, rafforzando le comunità educanti presenti sui territori. I progetti complessivamente sono sostenuti con oltre 335,4 milioni di euro. Nelle Marche grazie al Fondo sono stati avviati 32 interventi, tra regionali e multiregionali, che svolgono attività sul territorio coinvolgendo 230 organizzazioni marchigiane sostenute con circa 9,3 milioni di euro. Attraverso l’Osservatorio, inoltre, mettiamo a disposizione di decisori, operatori e giornalisti i dati sulla povertà educativa a livello territoriale e comunale, condividendo così non solo modelli di intervento ma anche la conoscenza approfondita del fenomeno”.